Il paese di Capoliveri sorge su una collina e da antico borgo di minatori è diventato mèta turistica molto apprezzata.
Già conosciuta in epoca romana come Caput Liberum, Capoliveri è oggi un tranquillo paesino in posizione strategica arroccato sopra un piccolo colle, là dove ha inizio la regione mineraria elbana che si estende, grosso modo, dalla piana di Mola a nord, fino alla Punta della Calamita a sud. Ad ovest si estende fino a comprendere i golfi di Lacona e Stella.
Grazie anche alle numerose spiagge e calette è una delle principali mete turistiche nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.
Essa assunse, all'interno delle mura arcaiche, una forma geometrica razionale, tipica della tradizione costruttiva latina, mentre, in epoca medievale, il borgo fortificato si raccolse ulteriormente intorno alla piazza e all'attuale via Roma, che è la strada principale e la più alta, dalla quale, a "lisca di pesce", si diramano tutta una serie di viuzze, stradine, piazzette e chiassi, caratterizzati da archi, archetti, sottopassi, viuzze, scale e scalette laterali.
E medievale è la chiesa di S. Michele di cui rimangono solo parti della abside, sufficienti però a dedurne che doveva trattarsi di un raro esempio della più pura architettura pisana. Si racconta che il papa Gregorio XI, nel viaggio che riportava la sede pontificia da Avignone a Roma, sorpreso da una tempesta, fosse salito a S. Michele e qui vi avesse celebrato la messa.
Sul declivio meridionale di Capoliveri sorge il Santuario delle Grazie.
Tra le feste più importanti quella tradizionale della 'Leggenda dell'Innamorata' che si celebra il 14 luglio.
Giorno di mercato: giovedì.